Posizionamento

Primi su Google, gratis. Possibile?

Primi su Google gratis

Te lo sei sentito promettere più di una volta nel corso degli ultimi vent’anni. La prima non si dimentica mai. Era una mattina del 2006 e l’ennesimo agente “giallo” entrò in negozio con il fare presuntuoso di sempre. Stavolta per prometterti successo e gloria grazie alla visibilità su Internet. “Primo su Google” diceva, e neanche gratis.

Il Web era ancora una prateria da conquistare e tu, che proprio non ne volevi sapere di Internet, alla fine ti convinsi a spendere quei 3 o 4 mila euro all’anno. Ne sapevi ben poco o nulla, ma accettasti. Quanto meno per darti l’occasione di cambiare opinione sui nuovi media. Magari sperando in una rivalsa della tua piccola azienda artigianale, chissà… un nuovo piccolo miracolo italiano.

Aspettasti per settimane, poi mesi. Nessuna prima posizione su Google, nessuna mole di contatti che giustificasse quella spesa, niente di nuovo in negozio. Tu chiamavi, parlavi, speravi… ma niente.

Da allora sono passati anni. In quanti ancora si “presentano” alla tua porta promettendoti la luna? “Fatti fare il sito da noi, ti faremo posizionare al primo posto su Google“.

C’è poi quel messaggio che gira da settimane, ricevuto via SMS: “Google sponsorizza la tua attività per essere più visibile rispetto ai tuoi concorrenti! Per te 2 mesi GRATIS“. Lo abbiamo ricevuto anche noi!

Google sponsorizza gratis la tua attività

Tutte cazzate.

Lo hai capito tu che non ti occupi di Internet, lo sappiamo noi che con Internet ci lavoriamo. Vuoi la verità?

Primi su Google subito: la verità

Google è un motore di ricerca indipendente, democratico, e con regole di posizionamento ben precise. Non è possibile diventare subito primi su Google gratis e a comando, come a premere un interruttore.

Esiste solo un modo per posizionarti subito ai primi posti su Google, ed è pagando gli annunci di Google.

Gli annunci a pagamento AdWords e Shopping funzionano con lo stesso meccanismo delle aste: se più persone vogliono apparire per una determinata parola il costo di quella singola parola aumenta.

Vuoi apparire primo su Google e subito? Si può fare, preparati a spendere dai 0,25 centesimi ai 5 euro per singolo clic al tuo sito, in base al costo della singola keyword, e ti ritroverai in cima alla pagina del motore di ricerca, nell’apposita area dedicata agli annunci a pagamento.

Differenza tra il primo posto su Google gratis e a pagamento

È davvero possibile? Certo, lo è. Ma è sostenibile? No, non lo è… a meno di chiamarti Booking o Amazon.

Posizionarsi su Google con calma e senza spendere una fortuna

E se ti dicessi che è possibile posizionare il proprio sito su Google, senza spendere una fortuna, a patto di non avere fretta?

Come dicevo, il bello di Google è che è un motore di ricerca democratico. Ha delle regole più o meno conosciute. E se ben seguite possono portarti esattamente quello che stai cercando: visibilità.

Le regole del motore di ricerca

Il mito narra esistano oltre 200 fattori considerati dal motore di ricerca Google per il posizionamento di un sito. Eccone alcuni:

  • Velocità. Secondo Google il sito Internet deve essere fruibile velocemente, sia da smartphone che da desktop. Il motore di ricerca misura giornalmente la velocità di ogni pagina, il peso di ogni immagine, le performance del server nel quale si trova il sito, e in base a questi parametri decide autonomamente se proporre o meno la pagina Web prima o dopo altri siti.
  • Visibilità da smartphone. Oggi giorno più del 70% del traffico su Internet proviene da uno smartphone. Google lo sa bene, e per questo preferisce mostrare siti perfettamente fruibili da cellulare. Gli altri li penalizza.
  • Contenuti originali e non copiati. Adoperare testi già usati su altri siti può portare a delle penalità, perché secondo Google la miglior risposta è data sicuramente da pagine proponenti contenuti originali, scritti ad hoc per il sito, ben strutturati nella forma e con parole chiavi coerenti con l’intento della pagina e della ricerca dell’utente. Se hai un eCommerce e hai copiato i testi dai cataloghi di tutti i tuoi fornitori, sappi che questa è una delle più comuni cause per la quale il tuo sito potrebbe non posizionarsi al meglio su Google.
  • Link in ingresso. Google ha sempre dato un grande peso ai link in ingresso provenienti da altri siti, e così è ancora oggi. Ricevere un link da un sito già ben valutato da Google, cioè autorevole, può dare una sensibile spinta nel posizionamento.
  • Anzianità del dominio. Gallina vecchia fa buon brodo. La credibilità del sito passa dall’età di quest’ultimo. Più è vecchio il dominio, più nel tempo si è dimostrato fonte affidabile, esente da spam o contenuti malevoli, più Google ne terrà conto in quanto ad affidabilità.
  • Ripetitività tra le pagine. Google tiene conto non solo non vi siano duplicati tra pagine o testi di siti simili, ma anche tra pagine dello stesso sito. Evita di copiare e incollare lo stesso testo su più di una pagina, a meno di adottare determinati parametri utili per indicare a Google qual è la pagina di riferimento.
  • Sicurezza. Difficile riuscire a quantificare quanto Google tenga alla sicurezza, ma ti basti sapere che da anni sono considerati “pericolosi” tutti i siti che non usano protocolli di crittografia SSL. Se il tuo sito inizia con HTTP e non con HTTPS, potrebbe perdere posti in SERP.
  • Le recensioni degli utenti. L’avvento di social network e aggregatori di recensioni ha agevolato l’introduzione di un nuovo modo di concepire l’autorevolezza di un sito, derivante oggi inequivocabilmente anche dall’apprezzamento che gli utenti mostrano nei confronti di un brand o di un’azienda. Un motivo in più per andare a caccia di recensione autentiche!
  • Tempo di permanenza sul sito. Hai presente quando qualcuno entra sul tuo sito tramite Google… e dopo qualche istante lo stesso utente fa ritorno sul motore di ricerca, magari perché non ha trovato risposta alla sua esigenza? È in questo momento che l’algoritmo comprende che il tuo sito non è il migliore da posizionare per quella chiave, e per questo la prossima volta potrebbe ipotizzare di proporre altro.
  • Distanza geografica tra il server in cui si trova il sito e l’utente che cerca. Se con il tuo sito punti a vendere prodotti dall’Italia agli Stati Uniti è importante che le pagine del sito vengano ospitate in un server vicino al pubblico finale. Questo perché Google tiene conto anche della distanza geografica tra utente e sito, per far sì che la risposta del motore di ricerca possa essere più coerente possibile alle necessità di un consumatore americano.

Queste sono solo dieci delle oltre 200 regole di cui l’algoritmo di Google tiene conto per posizionare una pagina Web.

Capisci ora perché è quantomeno azzardato presentarsi via SMS o per telefono per proporre il trono del “regno di Google” facendolo sembrare un gioco da ragazzi?

Quanto costa davvero il posizionamento

Giunti a questo punto del racconto ti suonerà strano da leggere, ma posizionarsi gratis sul motore di ricerca è possibile: Google infatti non chiede soldi in cambio di visibilità, ma contenuti. Pagine Web in grado di rispondere ai “quesiti” degli utenti.

La pagina che hai pubblicato risolve il problema dell’utente, nel rispetto di quelle 200 regole? Se sì, sarà interesse primario di Google darti spazio gratuitamente… altrimenti è probabile che venga messa in secondo piano. O che magari non appaia neanche in fondo all’ultima delle pagine. Quanto costa il posizionamento dunque?

Se ambisci alla massima visibilità, quello che davvero pagheresti sono le referenze dei professionisti in grado di costruire una pagina che piaccia a Google, proprio perché individuabile come “miglior risposta” da proporre agli utenti.

Se non hai un sito, o ne hai uno obsoleto, potresti dover affrontare una spesa di 4 o 5 mila euro in una sola volta, cosa che di certo può far paura… ma dati alla mano le case history raccontano come l’investimento si ripaghi in tempi davvero brevi.

Quanto tempo per la prima posizione su Google

Per raggiungere la prima posizione su Google possono occorrere giorni, settimane, mesi, addirittura anni. Certi siti non la raggiungeranno mai. Altri invece si posizioneranno al primo posto per poi cambiare e tornarci ancora.

Il posizionamento su Google è una giostra nella quale si sale e si scende di continuo, in base alle regole e agli algoritmi (aggiornati più volte durante l’anno dai simpatici programmatori impiegati a Mountain View).

Volendo semplificare potremmo dire che quasi tutto dipende dal tipo di chiave di ricerca con la quale speri di essere trovato online. Se punti ad apparire con una keyword molto blasonata è probabile ci vorrà più tempo per posizionarsi, mentre al contrario, se la chiave di ricerca è originale o desueta, è ipotizzabile possa far apparire in poco tempo il sito in SERP.

Conclusioni

Capisci bene ora perché attorno alla complessa “scienza” del posizionamento sia nato più di un professionista, a partire dal SEO Specialist per finire con il Copywriter. Nessuno meno importante di un altro, piuttosto tutti indispensabili, per far sì che ogni pagina Web che si rispetti possa ritagliarsi una nicchia grazie alla quale ottenere visibilità gratuita da Google.

Chiacchiere a parte, l’esperienza sul campo con Amunì ha dimostrato che, a parità di investimento, non c’è nulla che possa portare utili come il posizionamento di un sito su Google. Spendere in maestranze per creare un sito a portata di clic vale più di ogni campagna sui social network, più di una pubblicità su una rivista o su Google AdWords.

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About Giulio Riotta

Cresciuto ad arancine, videogames e HTML. Informatico di formazione, fotografo per aziende di professione. Da qualche anno si occupa di marketing e comunicazione per Officina delle Essenze, e non solo. Il 2020 è l'anno di Amunì, di cui è fondatore.

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